Servizi al Cittadino

P.N.R.R.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. La principale componente del programma NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF), che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati).Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.Per l’Ambito Territoriale sono operative le seguenti progettualità:

  1. Misura 1.1.3 – Rafforzamento Servizi Sociali di Assistenza Domiciliare Socio Assistenziale – Dimissioni Protette;
  2. Misura 1.1.4 – Rafforzamento Servizi Sociali e prevenzione del fenomeno del burn-out tra gli operatori sociali;
  3. Misura 1.2 – Percorsi di autonomia per persone con disabilità coinvolte nel progetto di lavoro a distanza;
  4. Misura 1.3.2 – Stazione di Posta – Centro servizi per il contrasto alla povertà.

L'Ambito Territoriale Sociale di Foggia dispone dei Punti di Facilitazione Digitale distribuiti sul territorio cittadino.

In questa area vi sono servizi a sostegno delle famiglie con l’obiettivo di:

  • promuovere la centralità della famiglia creando condizioni per cui si realizzino spazi di protagonismo educativo, culturale, sociale e sanitario;
  • dare impulso alla famiglia attraverso servizi dedicati;
  • sviluppare e sostenere forme di auto-organizzazione delle famiglie.

L’obiettivo è quello di fornire supporto alla gestione delle problematiche organizzative familiari, sostenendo la maternità e la paternità consapevole e responsabile.

Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:

  • sostegno alla genitorialità;
  • affido;
  • assistenza domiciliare educativa (ADE);
  • centro ascolto per famiglie.
Sostegno alla genitorialità

I servizi di sostegno alla genitorialità sono servizi diversi e flessibili che intervengono in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia, il nucleo familiare e ogni singolo componente nella fase del ciclo vita, facilitando la formazione di un’identità genitoriale, finalizzata ad una scelta consapevole e responsabile della maternità e della paternità, favorendo la capacità dei genitori di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente circostante, stimolando la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché l’elaborazione e la conduzione di propri progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.

Il servizio è regolamentato dall’art. 93 del Regolamento Regionale n°4/2007.

Nell’Ambito Territoriale di Foggia sono presenti tre equipe affido-adozioni (Nord-Sud-Centro) una per ogni circoscrizione territoriale composta da assistenti sociali e psicologi dell’ Azienda Sanitaria Locale e del Comune e da una Pedagogista messa a disposizione dall’ ASL FG.

E’ presente ed esecutivo il Regolamento per l’Affido ed è presente ed operativa l’Anagrafe delle Famiglie che distingue i nuclei familiari in tre categorie di Albi:

  • famiglie di pronto intervento;
  • famiglie professionali;
  • famiglie d’appoggio.

Nella nuova programmazione, l’Ambito della città di Foggia, ha inteso rafforzare le reti multi-professionali per l’accompagnamento dei minori e delle figure genitoriali e attraverso il potenziamento dei progetti di affido familiare di minori, rafforzare la collaborazione tra Comune e Tribunale per i Minorenni, nel rispetto delle competenze che le norme attribuiscono a ciascuna parte, al fine di raggiungere una ottimale distribuzione dei progetti di ricovero residenziale rispetto alla dotazione territoriale di strutture ed una minore permanenza dello stesso minore nella struttura, favorendo percorsi di rientro nella famiglia di origine ovvero i percorsi di affido.

E’ attiva sul territorio un’ attività di sensibilizzazione e promozione dell’affidamento familiare in collaborazione con ASL FG, con il coinvolgimento delle scuole della città, finalizzata a risvegliare il desiderio di accogliere, in persone che già sono genitori.

Al fine di promuovere e sostenere il percorso adottivo e post adottivo, è previsto il rafforzamento delle equipe multidisciplinari integrate, con lo scopo di assicurare unitarietà d’intervento e ad “alta specializzazione”, superare la disomogeneità di informazioni alle coppie che si rivolgono al Servizio Pubblico o agli Enti Autorizzati. L’equipe multidisciplinare integrata rappresenta una giusta risposta per un’organizzazione sempre più territoriale dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza.

Il lavoro dell’Equipe è finalizzato a migliorare la metodologia operativa per una maggiore cura del rapporto con le famiglie affidatarie, ponendo attenzione a mantenere contatti e colloqui con continuità e frequenza nell’ambito del progetto di affido e sul coinvolgimento puntuale della rete degli operatori competenti sui casi.

E’ possibile scaricare la modulistica relativa all’affido o per l’Adozione ai seguenti link:

Da trasmettere a mezzo PEC al Servizio Sociale e Prevenzione all’indirizzo servizisociali@cert.comune.foggia.it

Questi moduli devono essere compilati e spediti al Tribunale per i Minorenni di Bari.

Il servizio consiste nell’erogazione di attività di sostegno alla genitorialità presso il domicilio di famiglie in situazioni di disagio socio-relazionale dove sono presenti uno o più minori che evidenziano difficoltà relazionali o sono a rischio di devianza sociale o di emarginazione. Esso pertanto si configura come un intervento con finalità promozionali e preventive e si pone nella direzione di promuovere la crescita e il benessere globale del minore all’interno del proprio contesto familiare e nel proprio territorio, soprattutto in periodi di difficoltà, evitando forme di tutela più forti che richiedono forme di allontanamento.

Le prestazioni si dividono in tre macro aree:

  • gli interventi educativi rivolti direttamente al minore, in rapporto all’età degli stessi, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo personale ed i rapporti con i membri del nucleo familiare e del contesto socio-ambientale di riferimento (cura di sé e gestione dei propri spazi di vita, capacità di gestire il materiale scolastico e l’organizzazione dello studio, accompagnamento nelle relazioni con il gruppo dei pari, accompagnamento allo sviluppo di autonomie attraverso esperienze pratiche in vari settori);
  • gli interventi di sostegno alla famiglia nello svolgimento delle sue funzioni educative e di cura attraverso l’educazione all’ascolto e la comprensione dei bisogni del minore, la definizione condivisa e la reciproca osservazione delle regole educative, la funzione di mediazione delle relazioni familiari, il sostegno ai genitori nell’imparare a gestire il rapporto con servizi e istituzioni, la funzione di stimolo e traduzione pratica nella gestione delle risorse e dell’organizzazione familiare dei principi educativi e del rispetto dei componenti il nucleo, le attività di coordinamento e di mediazione con le agenzie socio-educative e ricreative del territorio: la scuola, i centri diurni, le società sportive e culturali, i centri estivi;
  • gli interventi di promozione dell’autonomia dei genitori nell’accesso a prestazioni e servizi sociali e socio-sanitari, la funzione di collegamento con l’intera rete dei servizi, la creazione di una rete formale e informale di supporto alla famiglia. Il servizio deve comprendere gli interventi come definiti nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI), attivato su valutazione e richiesta del servizio sociale, concordato con l’equipe del servizio, con la famiglia, con gli operatori scolastici e con altri soggetti istituzionali che si occupano dei minori. Non rientrano tra le prestazioni del servizio ADE le attività di sostegno scolastico e di aiuto nei compiti scolastici.

Nella Città di Foggia il servizio di Educativa Domiciliare per minori è attivo dall’anno 2015/2016 con il progetto denominato “Affido e Famiglia”, esperienza proseguita e potenziata dal febbraio 2017 sino ad oggi.

Per l’accesso alla prestazione il cittadino si reca alla Porta Unica di accesso presente nelle circoscrizioni dislocate sul territorio comunale agli indirizzi raggiungibili al seguente link: https://ambitoterritoriale.comune.foggia.it/pua/ . La richiesta viene presa in carico dall’Assistente Sociale dell’Ambito Territoriale di Foggia che effettua una valutazione del bisogno e elabora il Progetto Educativo Individualizzato condiviso con l’Ente del terzo Settore che gestisce il servizio per conto dell’Ente. La eventuale compartecipazione al costo del servizio è calcolata in base alle soglie reddituali previste nel “Regolamento unico per l’accesso alle prestazioni e alla compartecipazione finanziaria degli utenti al costo delle prestazioni” approvato dal Consiglio Comunale consultabile al seguente link: https://ambitoterritoriale.comune.foggia.it/download-category/regolamenti/

Nella Città di Foggia è presente un Centro di Ascolto per le famiglie, ubicato in Via Luigi Miranda 37. Svolge un ruolo importante come punto di ascolto per le famiglie e come spazio neutro per “incontri protetti” (minori/genitori) su segnalazione ed invio del servizio sociale professionale d’ambito.

Il servizio ha l’obiettivo di promuovere, sostenere e facilitare le relazioni intrafamiliari, in particolare, le situazioni di separazione e/o divorzio della coppia genitoriale; mettere in comunicazione le famiglie coinvolgendo sia la scuola che il territorio. Il Centro costituisce spazio di riferimento per le famiglie, favorendo i momenti di ascolto e di orientamento e attivando gruppi di auto-aiuto.

Si offrono le seguenti attività quale sostegno alla funzione genitoriale:

  • “Gruppi di aiuto” che prevede attività di sostegno alla promozione di gruppi di auto aiuto e di mutuo aiuto per ottimizzare le risorse personali, supportare le famiglie, sostenere le azioni a favore dei minori promuovendo lo scambio di esperienze;
  • “Spazio famiglie” che prevede la costituzione di uno spazio per le famiglie come luogo di ascolto, accoglienza ed orientamento, di educazione alla genitorialità, di consulenza e di promozione con il supporto di un’equipe di esperti (Psicologi e legali etc..) e di operatori sociali, oltre all’attivazione di servizi, quali:
  • ascolto telefonico ed in sede, colloqui individuali, sportello informativo come attività di filtro verso i servizi pubblici della locale Azienda USL e i servizi del territorio;
  • funzionamento di un sito web, che pubblicherà sul sito notizie aggiornate sull’articolazione del progetto, come accedere ai vari servizi offerti, e la diffusione dei risultati conseguiti; lo stesso sito è concepito in maniera tale da costituire un Forum permanente al quale potrà intervenire chiunque ritenga di poter dare un contributo e/o suggerimento e sia in possesso di informazioni che possano favorire lo sviluppo della progettualità;
  • “Ascolti protetti” che prevede incontri protetti per tutelare il diritto di visita del bambino con il genitore non affidatario e favorire il mantenimento e la cura dei legami familiari nelle situazioni di alta conflittualità.

 

L’obiettivo primario è la tutela dei diritti e delle opportunità dei minori e delle loro famiglie. L’Ambito Territoriale di Foggia ha attivato una rete integrata di servizi e progetti finalizzati a sostenere la crescita consapevole del minore con interventi socio-educativi ed assistenziali rivolti all’intero nucleo familiare. L’obiettivo è quello di assicurare un adeguato sostegno educativo laddove il minore sia privo di validi riferimenti familiari garantendo il diritto ad una famiglia per mezzo di percorsi di protezione, tutela e sostegno alla crescita al fine di contrastare la marginalizzazione sociale e la devianza.

Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:

  • asilo nido;
  • centro socio-educativo diurno polivalente;
  • buoni servizio per l’infanzia.
Asili nido

L’asilo nido o nido d’infanzia è la struttura autorizzata per l’erogazione di un servizio educativo e sociale per bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi.

E’ un servizio educativo e sociale di interesse pubblico che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia e a garanzia del diritto all’educazione, nel rispetto dell’ identità individuale, culturale e religiosa. Costituisce, inoltre, servizio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie, quale strumento a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari.

Sono assicurate le prestazioni che consentano il perseguimento delle seguenti finalità:

  • sostegno alle famiglie, con particolare attenzione a quelle monoparentali, nella cura dei figli e nelle scelte educative;
  • cura dei bambini che richieda un affidamento quotidiano e continuativo (superiore a 5 ore per giornata) a figure professionali, diverse da quelle parentali, in un contesto esterno a quello familiare;
  • stimolazione allo sviluppo e socializzazione dei bambini, a tutela del loro benessere psicofisico e per lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali.

Nell’ultimo anno, nel territorio comunale, si è registrato un sensibile aumento delle strutture che hanno effettuato manifestazione d’interesse per l’iscrizione del catalogo dell’offerta dei buoni servizio rivolti ai minori e hanno firmato con l’Ambito Territoriale di Foggia gli appositi contratti di servizio.

Per l’accesso al servizio, il settore responsabile è il “Servizio Pubblica Istruzione-Scuola dell’infanzia Comunali ed Asili Nido Comunali”.

Il Servizio Sociale e Prevenzione si occupa di:

  • acquisire ogni documentazione utile per la sottoscrizione dei contratti di servizio (piano dei costi, contratti etc..);
  • sottoscrivere con le unità di offerta regolarmente iscritte al Catalogo regionale il contratto di servizio;
  • espletare l’istruttoria delle domande di richiesta del Buono Servizio, rispettando l’ordine automaticamente definito dalla piattaforma, nel limite del numero massimo dei posti indicati dall’unità di offerta Catalogo;
  • richiedere integrazioni documentali o chiarimenti al referente del nucleo familiare e, per conoscenza, via pec all’unità di offerta opzionata, entro tempi compatibili con il rispetto dei termini per l’approvazione delle graduatorie;
  • entro 30 giorni dalla chiusura dei termini previsti per l’abbinamento, generare due distinte graduatorie delle domande di accesso ai Buoni Servizio;
  • assicurare un costante controllo della spesa;
  • porre in essere ogni controllo di regolarità delle posizioni lavorative attive nei servizi;
  • effettuare periodici controlli presso le Unità di Offerta con le quali ha sottoscritto l’addendum al contratto;
  • disporre mensilmente il pagamento in favore dell’Unità di Offerta dei Buoni Servizio, sulla base dell’avvenuto invio delle attestazioni di frequenza e pagamento e della documentazione di spesa necessaria;
  • nel caso di irregolarità o inadempienza rispetto agli obblighi posti in capo al referente del nucleo familiare e/o all’unità di offerta, oltre ad avviare ogni adempimento disposto dalla legge, sospendere il riconoscimento del Buono Servizio con la conseguente inammissibilità della spesa fino all’avvenuta regolarizzazione da parte dell’Unità di offerta interessata;
  • garantire l’applicazione della vigente Normativa UE in materia di informazione e pubblicità del finanziamento con fondi comunitari dell’intervento.

E’ una struttura di prevenzione e recupero aperta a tutti i minori che, attraverso la realizzazione di un programma di attività e servizi socio-educativi, culturali, ricreativi e sportivi, mira in particolare al recupero dei minori con problemi di socializzazione o esposti al rischio di emarginazione e di devianza o diversamente abili. Il centro offre sostegno, accompagnamento e supporto alle famiglie ed opera in stretto collegamento con i servizi sociali del comune e con le istituzioni scolastiche, nonché con i servizi delle comunità educative e delle comunità di pronta accoglienza per minori.

I centri assicurano supporti educativi nelle attività scolastiche ed extrascolastiche, offrendo sostegno e supporto alle famiglie. Al suo interno vengono realizzate:

  • attività sportive;
  • attività ricreative;
  • attività culturali;
  • attività di supporto alla scuola ;
  • momenti di informazione;
  • prestazioni sociosanitarie eventualmente richieste per minori con problematiche psico-sociali;
  • somministrazione pasti, in relazione agli orari di apertura.

Nell’Ambito Territoriale di Foggia sono presenti n. 4 centri diurni. Alcuni di essi hanno effettuato manifestazione d’interesse per l’iscrizione del catalogo dell’offerta dei buoni servizio rivolti ai minori e hanno firmato con l’Ambito Territoriale di Foggia gli appositi contratti di servizio. Sono presenti e funzionanti altresì due Centri Aperti Polivalenti per minori.

E’ in fase di realizzazione un progetto finanziato nell’Ambito del Bando regionale per soggetti pubblici per l’Infrastrutturazione Sociale per la creazione di un nuovo “Centro Aperto Polivalente per Minori” che andrà ad incrementare la disponibilità di posti nell’Ambito.

Il Buono Servizio è un titolo per l’acquisto di Servizi e da diritto ad un abbattimento della tariffa in relazione all’ISEE familiare, fino al 100% della tariffa applicata dalle unità di offerta (asili nido/sezioni primavera, centri ludici, per la prima infanzia e servizi socio-educativi) iscritte nell’apposito catalogo telematico, al netto dell’applicazione di una franchigia uguale per tutti i nuclei familiari pari a € 50,00.

I Nuclei Familiari possono richiedere i Buoni Servizio per un numero massimo di 11 mensilità consecutive nell’arco temporale di 12 mesi, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, per la frequenza delle unità di offerte iscritte al catalogo telematico della Regione Puglia.

E’ rivolto a minori di età compresa fra i 3 e 36 mesi.

Può richiedere i Buoni Servizio il referente del Nucleo Familiare che, alla data di presentazione della domanda sull’apposita piattaforma telematica, sia in possesso dei seguenti requisiti:

  • residenza o domicilio in Puglia;
  • ISEE riferito al Nucleo Familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte ai minorenni non superiore a € 40.000,00.

La procedura di iscrizione per l’ottenimento del buono è espletata interamente sulla piattaforma messa a disposizione da Sistema Puglia raggiungibile al link di seguito indicato:

La richiesta va effettuata dal nucleo familiare previa registrazione sulla piattaforma ed autorizzata dall’Ambito Territoriale di Foggia che acquisisce le richieste e, verificati i requisiti per l’accesso, ne dispone l’erogazione.

L’ufficio competente è il settore Servizi Pubblica Istruzione – Scuola dell’Infanzia Comunali e Asili Nido Comunali sito in Via Antonio Gramsci 17.

In questa area troviamo i servizi che si occupano del sostegno dei cittadini anziani in stato di autosufficienza e non, attivando progetti e servizi individualizzati volti ad evitare, se possibile, processi di istituzionalizzazione e ricovero attraverso l’attivazione di percorsi di sostegno di tipo domiciliare.

Le finalità delle azioni messe in campo sono volte a:

  • valorizzare gli anziani come risorsa e sviluppare relazioni intergenerazionali;
  • offrire servizi e interventi di natura economica;
  • incoraggiare e sostenere l’autonomia della persona anziana non autosufficiente;
  • favorire la permanenza dell’anziano in famiglia e nel proprio contesto di vita;
  • sostenere economicamente le famiglie con anziani in coabitazione e dedicare loro le cure necessarie;
  • promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale degli anziani.

Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:

  • assistenza domiciliare integrata (ADI);
  • assistenza domiciliare (SAD);
  • centri diurni/polivalenti;
  • buoni servizio.
ADI

Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, regolamentato dall’art. 88 del Regolamento Regionale n°4/2007,  consiste in una serie di interventi forniti ai cittadini anziani non autosufficienti, al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente di vita, prevenendo e/o evitando l’istituzionalizzazione, e la promozione di una soddisfacente vita di relazione, attraverso un complesso di prestazioni domiciliari socio assistenziali e sanitarie.

Il Servizio ADI consiste nel:

  • creare/sviluppare i presupposti necessari alla permanenza della persona non autosufficiente nel proprio nucleo familiare, evitando interventi di allontanamento dallo stesso;
  • adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all’autonomia, alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
  • favorire l’integrazione sociale ed il miglioramento della qualità della vita dell’anziano non autosufficiente;
  • rendere partecipi in primis i soggetti stessi e le loro famiglie, attivando e sostenendo i rapporti tra nucleo familiare e servizi socio-sanitari territoriali;
  • prevenire la manifestazione di comportamenti a rischio all’interno del nucleo familiare;
  • prevenire e recuperare situazioni di solitudine ed emarginazione;
  • evitare i ricoveri negli ospedali e nelle strutture residenziali per un risparmio economico;
  • assicurare azioni di sollievo alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie;
  • consolidare il sistema dei servizi sociali e sanitari esistenti, garantendo un miglioramento della qualità complessiva degli stessi.

Le prestazioni, svolte presso il domicilio dell’utente richiedente, sono:

  • di tipo domestico (prestazioni di aiuto materiale per l’igiene della persona e della casa);
  • di tipo Socio-assistenziale (disbrigo pratiche, accompagnamento utente visite mediche etc..).

La richiesta si inoltra al medico curante che compila la SVAMA sanitaria. Successivamente, su richiesta dell’utente, viene presa in carico dai servizi sociali comunali che con l’ausilio delle assistenti sociali compilano la SVAMA sociale. A seguito di valutazione multidimensionale (UVM), l’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.

Il Servizio di Assistenza Domiciliare comprende prestazioni di tipo socio-assistenziale che si articolano per aree di bisogno in assistenza domiciliare per anziani. Sono prestazioni di assistenza domiciliare quelle di aiuto alla persona nello svolgimento delle normali attività quotidiane, quelle di sostegno alla funzione educativa genitoriale, quelle di sostegno alla mobilità personale, vale a dire le attività di trasporto e accompagnamento per persone anziane e parzialmente non autosufficienti, che a causa dell’età e/o di patologie invalidanti, accusano ridotta o scarsa capacità nella mobilità personale, anche temporanea, con evidente limitazione dell’autonomia personale e conseguente riduzione della qualità della vita.

La richiesta si inoltra presso gli uffici dei servizi sociali comunali. L’utente si reca presso gli sportelli dell’assessorato e con le assistenti sociali compilano la SVAMA Sociale. L’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.

Nell’Ambito Territoriale di Foggia è presente il centro per anziani denominato “N. Palmisano”. Ai sensi dell’art. 106 del Regolamento Regionale n°4/2007 il Centro Polivalente per anziani è una struttura aperta alla partecipazione di anziani alle attività ludico ricreative di socializzazione e di animazione; ha come obiettivi quello di non consentire e contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale delle persone anziane, mantenere i livelli di autonomia delle persone e mettere in essere azioni di supporto alle famiglie.

Il Centro svolge le seguenti attività:

  • attività educative indirizzate all’autonomia;
  • attività di socializzazione ed animazione;
  • attività espressive, psicomotorie;
  • attività ludiche e ricreative;
  • attività culturali e occupazionali;
  • segretariato sociale;
  • attività di laboratorio ludico espressivo e artistico.

Il Buono Servizio è un titolo per l’acquisto di Servizi e da diritto ad un abbattimento della tariffa in relazione all’ISEE familiare.

Il servizio è rivolto ad utenti di età superiore a 65 anni autosufficienti e non autosufficienti. Può richiedere l’agevolazione prevista dai Buoni Servizio il referente del Nucleo Familiare che alla data di presentazione della domanda, sull’apposita piattaforma telematica, sia in possesso dei seguenti requisiti:

  • di un PAI – Progetto Assistenziale Individualizzato in corso di validità, nel caso di accesso a prestazioni socio-sanitarie ex artt. 60, 60 ter, 88 per persone in condizione di grave non autosufficienza;

ovvero:

  • di una Scheda di Valutazione Sociale del caso in corso di validità (nel caso di accesso a prestazioni socio-assistenziali ex artt. 68, 87, 105, 106), elaborata dal Servizio Sociale Professionale del Comune o dell’ambito territoriale in cui è residente il richiedente del buono servizio;
  • residenza o domicilio in Puglia;
  • ISEE riferito al Nucleo Familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte agli utenti non superiore a € 40.000,00;
  • ISEE ristretto non superiore a € 20.000,00 (nel caso di anziani non autosufficienti).

Per la richiesta di accesso al contributo da erogare tramite i Buoni Servizio, l’utente deve rivolgersi presso gli uffici dei servizi sociali comunali.

I servizi per i quali il Buono Servizio è utilizzabile sono i seguenti:

  • i servizi a ciclo diurno semi-residenziale per disabili e anziani, ex artt. 60 e 60ter, 68, 105, 106, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., in ogni caso autorizzati al funzionamento;
  • i servizi domiciliari S.A.D. (art. 87) e A.D.I. (art. 88) limitatamente alla quota sociale delle stesse prestazioni.

 

In questa area vi sono i servizi che favoriscono il “benessere” e la “qualità della vita della persona” unendo gli obiettivi di cura e riabilitazione con quelli della “partecipazione sociale“ e dell’autonomia nell’ambiente di vita.

Nell’Area Disabili vi sono progetti e servizi a sostegno dei disabili e delle famiglie finalizzati a:

  • promuovere una corretta informazione dei diritti, dei servizi, degli interventi e delle risorse che la realtà offre ai cittadini disabili;
  • garantire un sostegno di carattere psico-sociale e un accompagnamento alle famiglie impegnate nell’assistenza;
  • promuovere forme di “inclusione lavorativa dei disabili”;
  • favorire l’inserimento dei disabili nelle attività sportive, turistiche e ricreative per una migliore qualità della vita.

Al fine di combattere la marginalizzazione delle persone diversamente abili, il Piano di Zona prevede una serie di interventi tesi a offrire servizi finalizzati a favorire l’inclusione sociale e l’integrazione nella comunità anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie e del territorio.

Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, i seguenti servizi:

  • assistenza domiciliare integrata (ADI);
  • assistenza domiciliare (SAD);
  • barriere architettoniche;
  • sostegno scolastico;
  • progetto vita indipendente (PRO.VI);
  • centri diurni/polivalenti;
  • casa famiglia;
  • buoni servizio;
  • Patto di Cura
  • Sostegno Familiare
ADI

Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, regolamentato dall’art. 88 del Regolamento Regionale n°4/2007,  consiste in una serie di interventi forniti ai cittadini diversamente abili, al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente di vita, prevenendo e/o evitando l’istituzionalizzazione, e la promozione di una soddisfacente vita di relazione, attraverso un complesso di prestazioni domiciliari socio assistenziali e sanitarie.

Attraverso il servizio ci si propone di:

  • creare/sviluppare i presupposti necessari alla permanenza dell’utente nel proprio nucleo familiare, evitando interventi di allontanamento dallo stesso;
  • adottare modalità di intervento mirate al recupero, al reinserimento, all’autonomia e alla salvaguardia della vita affettiva e di relazione dell’utente;
  • favorire l’integrazione sociale ed il miglioramento della qualità della vita dell’utente;
  • rendere partecipi in primis i soggetti stessi e le loro famiglie, attivando e sostenendo i rapporti tra nucleo familiare e servizi socio-sanitari territoriali, associazionismo e terzo settore;
  • prevenire la manifestazione di comportamenti a rischio all’interno del nucleo familiare;
  • prevenire e recuperare situazioni di solitudine ed emarginazione;
  • ridurre i ricoveri negli ospedali e nelle strutture residenziali;
  • assicurare azioni di sollievo agli utenti e alle loro famiglie;
  • consolidare il sistema dei servizi sociali e sanitari esistenti, garantendo un miglioramento della qualità complessiva degli stessi.

Le prestazioni, svolte al domicilio dell’utente richiedente, sono:

  • di tipo domestico (prestazioni di aiuto materiale per l’igiene della persona e della casa);
  • di tipo Socio-assistenziale (disbrigo pratiche, accompagnamento utente a visite mediche etc..).

La richiesta si inoltra al medico curante che compila la SVAMA sanitaria. Successivamente, su richiesta dell’utente, viene presa in carico dai servizi sociali comunali che con l’ausilio delle assistenti sociali compilano la SVAMA sociale. A seguito di una valutazione multidimensionale (UVM), l’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.

Il servizio di assistenza domiciliare comprende prestazioni di tipo socio-assistenziale che si articolano per aree di bisogno in assistenza domiciliare per gli utenti diversamente abili. Sono prestazioni di assistenza domiciliare quelle di aiuto alla persona nello svolgimento delle normali attività quotidiane, quelle di sostegno alla funzione educativa genitoriale, quelle di sostegno alla mobilità personale, vale a dire le attività di trasporto e accompagnamento per gli utenti, che a causa delle patologie invalidanti, accusano ridotta o scarsa capacità nella mobilità personale, anche temporanea, con evidente limitazione dell’autonomia personale e conseguente riduzione della qualità della vita.

La richiesta si inoltra presso gli uffici dei servizi sociali comunali, le assistenti sociali compilano, con l’utente richiedente, la SVAMA sociale. L’istruttoria si chiude con la definizione delle prestazioni da erogare.

Il progetto prevede l’erogazione di contributi economici finalizzati a:

  • adeguamento e rimozione degli ostacoli di ordine strutturale presso le abitazioni dei portatori di handicap al fine di rendere più agevole l’autonomia degli stessi;
  • migliorare la qualità della vita delle persone diversamente abili favorendone la mobilità;
  • migliorare la fruizione degli ambienti domestici.

Le principali attività previste riguardano interventi di adeguamento ai sensi della Legge n.13/89 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e consistono nel:

  • coordinamento della diffusione dell’informazione, sia tramite stampa che tramite operatori sociali e sanitari e associazioni;
  • predisposizione modulistica;
  • raccolta domande e relativa istruttoria;
  • informazioni e consulenza ai cittadini interessati e/o agli operatori;
  • erogazione contributi.

La domanda va inoltrata presso gli uffici dei Servizi Sociali Comunali.

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Arianna Menza

I servizi per l’integrazione scolastica dei diversamente abili sono finalizzati a garantire il diritto allo studio dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali attraverso il loro inserimento nelle strutture scolastiche ordinarie, ivi comprese la Scuola per l’infanzia.

Tale obiettivo è perseguito per mezzo di:

  • servizi atti a rimuovere gli ostacoli di natura fisica, psichica e ambientale che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio;
  • servizi per la realizzazione del tempo pieno e per l’accompagnamento e il trasporto casa-scuola;
  • attribuzione di assegni di studio per limitare l’aggravio economico derivante dalla frequenza della scuola (in caso di impossibilità ad assicurare accompagnamento e trasporto);
  • iniziative per la promozione culturale, l’educazione permanente e l’attività sportiva dei soggetti diversamente abili;
  • attività di integrazione sociale extrascolastica, per l’integrazione tra il percorso scolastico e l’ambiente di vita familiare ed extra-scolastico della persona disabile, al fine di assicurare la continuità e la efficacia del progetto educativo individualizzato;
  • iniziative d’informazione nell’ambito della scuola e delle famiglie, d’intesa con gli organismi scolastici competenti, sulle cause che provocano l’handicap e disadattamento e sulle possibilità di prevenzione nel più vasto contesto dell’educazione sanitaria;
  • iniziative per la qualificazione e l’aggiornamento degli operatori;
  • adeguamento dell’organizzazione e del funzionamento degli asili nido alle esigenze dei bambini con handicap;
  • integrazione dei bambini con handicap nelle scuole materne comunali anche con l’ausilio di educatori specializzati per il sostegno e la sperimentazione di nuove metodologie di socializzazione e di apprendimento.

La richiesta va inoltrata presso l’istituto scolastico di frequenza dell’utente e sarà poi segnalato il fabbisogno all’Ambito Territoriale di Foggia che andrà ad erogare il servizio in base al fabbisogno espresso.

Il Progetto di Vita Indipendente ha lo scopo di sostenere la “vita indipendente”, cioè la possibilità per la persona adulta con disabilità grave, di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita.

Possono accedere alla misura tutte le persone diversamente abili, residenti in Puglia da almeno 12 mesi in età compresa tra i 16 e i 64 anni, con ISEE socio-sanitario in corso di validità, non superiore a 20.000,00 euro per gli adulti e non superiore a 30.000 euro per i minori.

L’Ambito Territoriale di Foggia, per il progetto in questione, realizza tre Linee di intervento:

  • linea A dedicata alla disabilità motoria;
  • linea B indirizzata a persone con disabilità psichiche lievi/medie, sindrome di down e non vedenti;
  • linea C fa riferimento a tutti quegli interventi innovativi e sperimentali nell’ambito del co-housing sociale dell’abitare in autonomia: in questo caso la misura è rivolta esclusivamente a disabili motori.

La procedura per l’ottenimento del contributo è espletata interamente sulla piattaforma messa a disposizione da Sistema Puglia raggiungibile al link di seguito indicato:

La richiesta va effettuata dal nucleo familiare previa registrazione sulla piattaforma ed autorizzata dall’Ambito Territoriale di Foggia che acquisisce le richieste e, verificati i requisiti per l’accesso, ne dispone l’erogazione. I soggetti che intendono presentare il progetto devono recarsi presso il Centro di Domotica convenzionato sul Territorio della provincia di Foggia al seguente indirizzo:

 

CERCAT DI CERIGNOLA Sede di Cerignola:

Lunedì: 8.30 – 13.30

Martedì: 15.30 – 19.00

Mercoledì: 8.30 – 13.30

Giovedì: 15.30 – 19.00

Venerdì: 8.30 – 13.30

Via Urbe (angolo via La Spezia) – Centro di Quartiere Cerignola

(FG) – 71042

Tel/Fax: 0885/425370

pro.vi@cercat.it

www.cercat.it

L’ufficio competente è il settore Servizio Sociale e Prevenzione sito in Via Pasquale Fuiani, Foggia.

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Alessandra Ricci

L’Ambito Territoriale di Foggia garantisce attraverso la gestione affidata a terzi i servizi socio-educativi e riabilitativi a ciclo diurno presso i centri regolarmente autorizzati al funzionamento ed iscritti nel Registro Regionale delle strutture dedicate ai disabili.

Sono presenti Centri Diurni socio-educativi riabilitativi che, in attuazione di quanto disposto dal Regolamento Regionale n. 4/2007- art. 60, mirano a:

  • dare supporto e sostegno psicologico e sociale alle famiglie, supportandole nel carico di cura;
  • dare sostegno dell’acquisizione, mantenimento, rinforzo dei livelli di autonomia, delle abilità psicomotorie, cognitive, affettivo-relazionali e comportamentali;
  • promuovere l’integrazione sociale al fine di evitare forme di emarginazione;
  • sperimentare nuovi modelli di integrazione di intervento con le strutture del territorio;
  • assicurare, attraverso la rete, un efficace collegamento tra i diversi servizi territoriali, la famiglia ed il “territorio” in senso più ampio;
  • offrire uno spazio di animazione, svago, formazione ed incontro per i cittadini disabili;
  • ridurre il ricorso all’istituzionalizzazione.

Attività previste:

Il centro pianifica le attività in base alle esigenze degli utenti. Sono previste:

  • attività educative indirizzate all’autonomia;
  • attività di socializzazione ed animazione;
  • attività espressive psicomotorie e ludiche;
  • attività culturali e di formazione;
  • attività didattiche;
  • laboratori;
  • prestazioni socio-sanitarie e riabilitative eventualmente richieste.

Le aree di intervento riguarderanno le relazioni, l’autonomia, il movimento, la manualità, le attività artistiche e di tempo libero e le attività ricreative esterne, adattandole, di volta in volta, alle caratteristiche peculiari degli utenti presenti e alle esigenze delle famiglie.

Nello specifico il centro mira a predisporre azioni di:

  • attivazione di équipe multidisciplinare;
  • predisposizione e realizzazione di Piani di Intervento Personalizzati;
  • coinvolgimento di realtà esterne (volontariato, associazioni, etc.).

L’Ambito Territoriale di Foggia ha implementato la dotazione infrastrutturale a seguito dell’avvenuta ammissione al finanziamento del “Piano d’Investimento” a valere sulle risorse della linea 3.2 del PO FESR 2007-2013,Azione 3.2.1 – giusta deliberazione di G.R. n.269/2012 per la ristrutturazione di n.1 immobile confiscato alla mafia da destinarsi a “Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità” ( art.60 bis Reg Reg. n.4/2007 e s.m.i.). Attualmente stanno proseguendo i lavori di ristrutturazione dell’immobile.

La CASA-FAMIGLIA, ai sensi di quanto previsto dall’ art. 60 bis Reg. Reg. 4/2007, è una struttura residenziale socio-assistenziale a carattere familiare destinata prevalentemente a soggetti maggiorenni, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, con disabilità intellettiva o psichica o con patologia psichiatrica stabilizzata. Possono accedervi persone con disabilità psichica e intellettiva o con patologia psichiatrica stabilizzata, con sufficienti condizioni di autonomia primaria, dopo attenta valutazione delle strutture competenti della ASL che intervengono U.V.M. preposta alla analisi, valutazione e presa in carico del caso mediante un progetto personalizzato per l’inserimento. Non possono essere accolte persone affette da non-autosufficienze gravi derivanti da disabilità motorie che impediscano la deambulazione.

La struttura è aperta a soggetti privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile. Per tale motivo la casa-famiglia si configura come struttura idonea a garantire il “dopo di noi”. La struttura è finalizzata a garantire una vita quotidiana significativa, sicura e soddisfacente a persone con disabilità per le quali sia possibile definire percorsi di inserimento socio-lavorativo per l’autonomia dell’individuo. E’ una unità di offerta socio-assistenziale che offre alle persone, che saranno in essa ammesse, percorsi orientati alla didattica e formazione professionalizzante, al sostegno delle autonomie acquisite, al collocamento lavorativo ad esempio in attività manifatturiere, della ristorazione e turistico alberghiere, orticole e florovivaistiche, attingendo i soggetti fruitori del servizio dalle liste del collocamento obbligatorio presso le agenzie del collocamento, che trattano la collocazione lavorativa di persone con inabilità ai sensi della L. n. 68/1999- individuando tra queste le persone con invalidità intellettiva e psichica.

Le attività funzionali offerte nella Casa-Famiglia, alle quali sono preposte le famiglie o persone che vivono nella casa famiglia anche se non sposate, come soggetti responsabili della gestione, a condizione che diano garanzia di permanenza non occasionale, sono:

  • assistenza residenziale per 365 giorni anno;
  • attività educative indirizzate all’autonomia;
  • attività mirate all’acquisizione e al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali;
  • attività di socializzazione.

Il Buono Servizio è un titolo per l’acquisto di Servizi e da diritto ad un abbattimento della tariffa in relazione all’ISEE familiare.

Il servizio è rivolto ad utenti diversamente abili.

Può richiedere l’agevolazione prevista dai Buoni Servizio il referente del Nucleo Familiare che alla data di presentazione della domanda, sull’apposita piattaforma telematica, sia in possesso dei seguenti requisiti:

  • di un PAI-Progetto Assistenziale Individualizzato in corso di validità, nel caso di accesso a prestazioni socio-sanitarie ex artt. 60, 60 ter, 88 per persone in condizione di grave non autosufficienza;

ovvero;

  • di una Scheda di Valutazione Sociale del caso in corso di validità (nel caso di accesso a prestazioni socio-assistenziali ex artt. 68, 87, 105, 106), elaborata dal Servizio Sociale professionale del Comune o dell’Ambito Territoriale in cui è residente il richiedente del buono servizio;
  • residenza o domicilio in Puglia;
  • ISEE riferito al Nucleo Familiare per prestazioni sociali agevolate rivolte agli utenti non superiore a € 40.000,00;
  • ISEE ristretto non superiore a € 10.000,00 (nel caso di anziani non autosufficienti).

Per la richiesta di accesso al contributo da erogare tramite i Buoni Servizio, l’utente deve rivolgersi presso gli uffici dei Servizi Sociali Comunali.

I servizi per i quali il Buono Servizio è utilizzabile sono i seguenti:

  • i servizi a ciclo diurno semi-residenziale per disabili e anziani, ex artt. 60 e 60ter, 68, 105, 106, di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i., in ogni caso autorizzati al funzionamento ;
  • i servizi domiciliari S.A.D. (art. 87) e A.D.I. (art. 88) limitatamente alla quota sociale delle stesse prestazioni.

Responsabile di Procedimento: Istr. Valentina Minchillo

Nel settore automobilistico la legge riconosce ai disabili un insieme di benefici per favorire la loro mobilità ed autonomia; a tal fine l’Assessorato alle Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Foggia ha stipulato un protocollo d’intesa con l’Automobile Club Italia – Direzione Territoriale di Bari (con riferimento all’Unità territoriale ACI di Foggia) – in data 15.10.2019 al fine di lavorare in sinergia e nell’interesse della collettività prevedendo la possibilità di effettuare le principali formalità PRA, quali il trasferimento di proprietà, la perdita di possesso, il duplicato del certificato di proprietà, la radiazione per esportazione, la revoca del fermo amministrativo, senza spostarsi da casa da parte di tutti coloro che si trovano in situazione di grave difficoltà.

I soggetti destinatari della misura sono di seguito indicati e dovranno presentare idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti per usufruire del servizio:

  1. Disabili o persone affette da patologie che impediscano o rendano difficoltoso lo spostamento dal proprio domicilio. La documentazione da esibire potrà essere costituita , a seconda della patologia, alternativamente, dalla fotocopia del certificato di riconoscimento dell’invalidità, dal documento dal quale si evince che il soggetto percepisce l’indennità di accompagnamento, dal certificato del medico curante attestante lo stato di inabilità che impedisce l’allontanamento dal domicilio.
  2. Persone ricoverate presso case di cura, ospedali o case di riposo.
  3. Detenuti presso istituti di pena, ospiti di comunità terapeutiche o di istituti di riabilitazione.

Per richiedere i servizi è possibile:

  1. Contattare i seguenti numeri telefonici dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico: 0881336316 – 0881336339 dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 12.00
  2. Inoltrare la richiesta tramite il Servizio prenotazione appuntamento sul sito web dell’Ufficio ( www.up.aci/foggia ) indicando:
  • data, orario, indirizzo
  • un recapito telefonico o indirizzo di posta elettronica
  • targa e tipologia di pratica.

Successivamente il personale dell’ ufficio Provinciale di Foggia contatterà l’utente per concordare i tempi e le modalità dei servizi che saranno svolti da funzionari muniti di apposito tesserino di riconoscimento.

Tutte le informazioni necessarie per usufruire gratuitamente del servizio a domicilio sono presenti nel seguente link: http://www.up.aci.it/foggia/spip.php?article76

Possono accedere al “Patto di cura 2023-24” le persone fisiche in condizione disabilità gravissima non autosufficienti che siano in possesso, al momento della presentazione dell’istanza, di tutti i seguenti requisiti, a pena di esclusione:

  1. esistenza in vita e residenza in Regione Puglia del soggetto disabile;
  2. non essere destinatari ammessi a finanziamento degli interventi adottati da Regione Puglia PRO.V.I. e/o PRO.V.I. Dopo di Noi2 ;
  3. non essere richiedenti del finanziamento del “Sostegno familiare” finanziato col FNA ed FRA;
  4. essere titolari di indennità di accompagnamento di cui alla L. n. 18/1980 o comunque non autosufficienti ai sensi dell’Allegato 3 del DPCM n. 159/2013 (quarta colonna “Non Autosufficienza” del prospetto in All.3);
  5. essere in possesso di almeno una delle condizioni di non autosufficienza gravissima di cui al comma 2 lett. a), b), c), d), e), f), g), h), i) dell’articolo 3 del Decreto FNA 2016

Possono accedere al “sostegno familiare” le persone fisiche, in condizione di gravissima disabilità e non autosufficienza che siano in possesso, al momento della presentazione dell’istanza, dei seguenti requisiti, a pena di esclusione:

  1. esistenza in vita e residenza in Regione Puglia sia del richiedente che del caregiver familiare;
  2. non essere beneficiari della misura PRO.V.I. e/o del PRO.V.I. Dopo di Noi;
  3. essere titolari di indennità di accompagnamento di cui alla l. n. 18/1980 o comunque non autosufficienti ai sensi dell’Allegato 3 del DPCM n. 159/2013 (quarta colonna “Non Autosufficienza” del prospetto in All.3);
  4. essere in possesso almeno una delle condizioni di non autosufficienza gravissima di cui al comma 2 lett. a), b), c), d), e), f), g), h), i) dell’articolo 3 del Decreto FNA 2016;
  5. essere in una condizione di fabbisogno assistenziale coerente con la ratio della misura, che sarà oggetto di presa d’atto da parte della competente Unità di Valutazione Multidimensionale;
  6. avere un’Attestazione ISEE non superiore ad Euro 60.000,00 in caso di adulti (in tale ipotesi, si fa riferimento all’ISEE socio-sanitario del disabile o all’ISEE ordinario, ove più favorevole) 1 o non superiore ad Euro 80.000,00 in caso di minorenni in relazione ai qualisi fa riferimento all’ISEE ordinario o all’ISEE minorenni, quest’ultimo obbligatorio ove ne ricorrano i presupposti (cfr. art. 6 e 7 D.lgs. n. 159/2013) 2 ;
  7. presentare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in ordine al possesso dei requisiti di cui all’art 1 comma 255 della l. 205/2017 e atto di impegno nei confronti del disabile e dell’ambito territoriale, debitamente sottoscritta e corredata da fotocopia del documento d’identità del dichiarante

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Viviana Perdonò

In questa area vi sono servizi volti a prevenire ogni forma di abuso e maltrattamento (violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking) e promuovere sul territorio una cultura contro la violenza “di genere” e la violenza su e tra i minori. L’Ambito Territoriale di Foggia, al fine di perseguire l’obbiettivo di contrastare situazioni di abuso e maltrattamento perpetuato nei confronti di soggetti “deboli”, mette a disposizione dei cittadini una “Equipe abuso e maltrattamento”. Questa Equipe è lo strumento dell’Ambito Territoriale chiamato a rispondere alla complessità delle situazioni di abuso e di maltrattamento in maniera integrata attraverso una capacità di lettura, interpretazione, validazione e intervento di carattere multidisciplinare e multiprofessionale.

Finalità generale dell’Equipe è concorrere all’integrazione socio-sanitaria, così da sostanziare ed affermare il modello organizzato di protezione sanitaria e sociale a rete. Nello specifico l’equipe persegue i seguenti obiettivi:

  • l’integrazione dei percorsi sanitari, sociali e giudiziari ed il coordinamento delle risorse pubbliche e private, cercando anche di armonizzare i rapporti complessi fra le esigenze del sistema della giustizia e le esigenze del sistema delle cure del minore;
  • la progettazione condivisa e partecipata degli interventi, a partire dall’analisi dei bisogni sino agli interventi di protezione e trattamento del minore e della donna;
  • la definizione e l’adozione di un modello operativo di intervento a carattere multidisciplinare, fondato su un approccio integrato psico-sociale e pedagogico, in un’ ottica di rete interdisciplinare e inter-istituzionale, finalizzata non solo alla protezione del minore e della donna ma anche alla loro cura e recupero;
  • la presa in carico integrata del minore e della donna, ovvero l’attivazione di una rete di accoglienza garantita dai Servizi sociali, dai Servizi socio-sanitari, dai Servizi minorili della Giustizia, dal Privato sociale, in collaborazione con la Magistratura minorile e ordinaria.

L’Equipe multidisciplinare integrata abuso e maltrattamento ha compiti e funzioni di:

  • rilevazione, protezione, valutazione, validazione, presa in carico e trattamento delle situazioni di maltrattamento/abuso, sospetto o conclamato;
  • elaborazione di un progetto di aiuto e di sostegno alle vittime di violenza.

Per perseguire gli obbiettivi suddetti è fondamentale l’interazione con le diverse istituzioni presenti sul territorio (Prefettura, ASL, Autorità giudiziarie, Tribunale dei minori, etc..).

Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale attua, a favore degli utenti, le seguenti misure:

  • centro antiviolenza (CAV);
  • casa rifugio.
CAV

Il CAV, autorizzato al funzionamento ai sensi dell’art. 107 del Regolamento Regionale n°4/2007, d’intesa con i Servizi Sanitari, costituisce lo spazio di ascolto in cui le donne che hanno subìto violenza trovano condivisione e sostegno nelle loro scelte, nel rispetto della segretezza e dell’anonimato, attraverso una relazione significativa di aiuto con le operatrici del centro. Il centro dispone di una linea telefonica abilitata all’ascolto, all’informazione ed al contatto preliminare, oltre che di spazi attrezzati per lo svolgimento delle attività. Svolge anche attività di prevenzione attraverso interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione, iniziative culturali, in favore della comunità sociale. Il centro opera in stretta connessione con le case rifugio, con i servizi per la formazione e il lavoro, con le strutture educative e scolastiche, con l’associazionismo e le organizzazioni di volontariato attive nel territorio. Il centro mantiene costanti e funzionali rapporti con le Istituzioni e gli Enti Pubblici cui compete il pronto intervento e l’assistenza, la prevenzione e la repressione dei reati, il percorso personalizzato di sostegno è sempre costruito insieme alla donna e formulato nel rispetto delle sue decisioni e dei suoi tempi.

 

L’Ambito Territoriale di Foggia eroga il servizio attraverso il Centro Anti Violenza “Carmela Morlino” raggiungibile ai seguenti contatti:

Responsabile di Procedimento - Responsabile Unico di Progetto: Dott.ssa Maria Rosaria Bianchi

Le Case Rifugio per donne in difficoltà, autorizzate ai sensi dell’art. 80 del Regolamento Regionale n°4/2007, sono strutture residenziali a carattere comunitario, gestite per conto terzi, che offrono ospitalità e assistenza a donne vittime di violenza fisica e/o psicologica con o senza figli per le quali si renda necessario il distacco dal luogo in cui è avvenuta la violenza e l’inserimento in comunità. Sono state concepite per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza e all’aggressività dei soggetti che la praticano. In funzione dei diversi casi vengono predisposti percorsi adeguati, finalizzati al recupero della propria identità, alla costruzione o ricostruzione del proprio ruolo genitoriale o al superamento del trauma subìto. Le donne vengono tutelate dall’ambiente esterno e/o accompagnate in percorsi di autonomia a seguito della pianificazione del progetto educativo individuale. In ogni caso, il periodo trascorso all’interno di una Casa rifugio deve essere inteso come momentaneo e pertanto la permanenza è sempre finalizzata a strutturare percorsi di autonomia, anche economica, delle utenti. In tal senso si cerca di prendere coscienza delle competenze e delle predisposizioni personali di ognuno per valorizzarle e trasformarle in opportunità di lavoro.

L’obiettivo delle strutture è accompagnare l’individuo o il nucleo perché riattivi o acquisisca strumenti e risorse necessarie alla costruzione di un progetto di vita autonomo, tenendo conto delle esigenze materiali, relazionali, affettive, culturali, professionali affinché il progetto risulti soddisfacente e rispettoso sia dell’individualità che del nucleo.

L’Ambito Territoriale di Foggia ha partecipato ad un progetto, a valere sul bando P.O.R. Puglia 2014/2020 Asse IX, ottenendo un finanziamento per la realizzazione di una Casa Rifugio, ubicata in Via D’Addedda, Foggia.

L’acceso al centro è consentito attraverso la linea telefonica dedicata raggiungibile ai numeri:

  • numero verde 80018093;
  • numero anti violenza e stalking 1522;
  • numero cellulare 392/9959862;
  • numero Whatsapp  392/9959862 dedicato agli utenti affetti da mutismo ed audiolesi.

In questa area vi sono servizi ed interventi dedicati ai cittadini stranieri immigrati.
Gli interventi attuati dall’Ambito Territoriale di Foggia sono essenzialmente indirizzati a fornire una rete informativa a favore dei richiedenti di tutti i servizi a loro dedicati presenti sul territorio, finalizzati all’inclusione ed all’integrazione nel contesto sociale cittadino.

Per l’area tematica in questione l’Ambito Territoriale di Foggia offre, a favore degli utenti, il servizio dello sportello informativo.

 

 

Sportello informativo

L’Ambito Territoriale di Foggia, con l’utilizzo di fondi derivanti dal Piano Sociale di Zona, ha creato una rete informativa dedicata, convenzionando n°4 gestori del servizio di sportello per l’integrazione socio-sanitaria-culturale degli immigrati di cui all’art. 108 del Regolamento Regionale °4/2007.

Gli sportelli presenti, dislocati uniformemente a copertura del territorio cittadino, sono:

  • associazione “ARCI” Comitato Territoriale di Foggia ubicato in Via della Repubblica 54;
  • cooperativa Sociale “Arcobaleno” ubicata in Via della Repubblica 82/C;
  • associazione “ANOLF” ubicata in Via Montegrappa 64/B;
  • cooperativa Sociale “MEDTRAINING” ubicata in Corso del Mezzogiorno 10.

ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Le caratteristiche principali del SAI sono:

  • il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti politicamente responsabili dell’accoglienza, Ministero dell’Interno ed enti locali, secondo una logica di governance multilivello
  • la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza
  • il decentramento degli interventi di accoglienza integrata
  • le sinergie avviate sul territorio con i cosiddetti enti gestori, soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi;
  • la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione.

progetti territoriali del SAI sono caratterizzati da un protagonismo attivo degli Enti Locali, siano essi grandi città o piccoli centri, aree metropolitane o cittadine di provincia. La realizzazione di progetti SAI diffusi sul tutto il territorio nazionale, ideati e attuati con la diretta partecipazione degli attori locali – contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.

Presso l’Ambito Territoriale di Foggia, 48 utenti sono inseriti in tale progettualità.

Responsabile di Procedimento e Responsabile Unico di Progetto: Dott.ssa Maria Rosaria Bianchi 

Direttore per l'Esecuzione del Contratto: Istr. Alessio Pittari

Inclusione sociale e contrasto alla povertà

Assegno di inclusione

Assegno di inclusione

Cos’è

L’ADI è riconosciuto, a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare, a garanzia delle necessità di inclusione dei nuclei familiari con componenti con disabilità, come definita ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, nonché dei componenti minorenni o con almeno sessant'anni di età, ovvero dei componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.

I richiedenti l’ADI devono possedere, per tutta la durata del beneficio, i seguenti requisiti:

Requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza

Il richiedente deve essere, alternativamente:

  • cittadino italiano o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadino di altro Paese dell’Unione europea o suo familiare che sia titolare del soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • titolare dello status di protezione internazionale di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251 o dello status di apolide.

Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

La continuità della residenza si intende interrotta nella ipotesi di assenza dal territorio italiano per un periodo pari o superiore a due mesi continuativi, ovvero nella ipotesi di assenza dal territorio italiano nell’arco di 18 mesi per un periodo pari o superiore a quattro mesi anche non continuativi. Non interrompono la continuità del periodo, anche se superiori ai predetti limiti, le assenze per gravi e documentati motivi di salute.

Il requisito della residenza al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio è esteso ai componenti del nucleo familiare beneficiari della misura.

Requisiti economici

Il nucleo familiare del richiedente deve possedere i seguenti requisiti economici:

  • un valore dell’ISEE, in corso di validità non superiore a 10.140 euro;
  • un valore del reddito familiare* inferiore ad una soglia di 6.500 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ADI. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata a 8.190 euro annui, moltiplicata secondo la medesima scala di equivalenza;
  • un valore del reddito familiare inferiore a 10.140 euro nei casi in cui il nucleo familiare risiede in abitazione in locazione, secondo quanto risulta dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica resa ai fini dell’ISEE;
  • un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, come definito ai fini ISEE diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
  • un patrimonio mobiliare (ad esempio depositi, conti correnti, ecc.) come definito ai fini ISEE non superiore a:
    • 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
    • 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
    • 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).

    Questi massimali sono incrementati di:

    • 5.000 euro per ogni componente con disabilità;
    • 7.500 euro per ogni componente presente nel nucleo in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definita ai fini ISEE;
  • non avere nel nucleo familiare alcun componente intestatario a qualunque titolo o nella piena disponibilità di:
    • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale per le persone con disabilità;
    • navi o imbarcazioni da diporto ai sensi dell’articolo 3 comma 1 del codice della nautica da diporto, di cui al decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, nonché aeromobili di qualsiasi genere.

* Dal reddito familiare sono detratti i trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE e sommati tutti quelli in corso di godimento, ad eccezione di quelli percepiti in ragione della condizione di disabilità e di quelli non sottoposti alla prova dei mezzi. I redditi e i beni patrimoniali eventualmente non compresi nell’ISEE sono dichiarati all’atto della richiesta del beneficio e valutati a tal fine. Nel reddito familiare sono incluse le pensioni dirette e indirette, in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare, con decorrenza successiva al periodo di riferimento dell’ISEE in corso di validità, fermo restando quanto previsto dal DPCM n. 159/ 2013 in materia di ISEE corrente. Nel calcolo del reddito familiare non si computa quanto percepito a titolo di Assegno di Inclusione, di Reddito di Cittadinanza ovvero di altre misure nazionali o regionali di contrasto alla povertà. I compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo che, ai sensi dell’articolo 36, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di 15.000 euro, sono inclusi nel valore del reddito familiare ai fini della valutazione della condizione economica del nucleo familiare.

Requisiti ulteriori (misure cautelari, misure di prevenzione, condanne, dimissioni, strutture a totale carico pubblico e diritto-dovere di istruzione):

  • non essere sottoposto a misura cautelare personale, o misura di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’art. 444 c.p.p., intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta;
  • non essere disoccupato, se sottoposto agli obblighi di attivazione lavorativa di cui all’articolo 6 comma 4 del decreto -legge n. 48/2023, a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, intervenuta nell’ambito della procedura di cui all’art. 7 della legge n. 604/1966;
  • non risiedere in strutture a totale carico pubblico;
  • aver adempiuto all’obbligo di istruzione per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 anni ovvero essere iscritto e frequentare percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, funzionali all'adempimento del predetto obbligo di istruzione, di cui all’articolo 1, comma 622, della legge n. 296/2006.

Maggiori informazioni: INPS.IT

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Viviana Velluto

                               

Misura chiusa il 31.12.2023

Il Reddito di cittadinanza è una misura di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro e di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale, volta a favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione e l’inserimento sociale. Il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, adeguata agli incrementi della speranza di vita.

La Pensione di cittadinanza può inoltre essere concessa ai nuclei familiari composti esclusivamente da una o più persone di età pari o superiore a 67 anni e da una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, anche di età inferiore. Questa definizione inquadra il Reddito di cittadinanza come una nuova misura nel sistema di welfare italiano che richiede una politica attiva, coerente con l’articolo 1 della Costituzione che definisce l’Italia come “una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” e con l’art. 3 che indica come “compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

L’Ambito Territoriale di Foggia è responsabile dei controlli anagrafici, dei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese dal richiedente nella D.S.U., dell’attuazione dei Progetti Utili alla Collettività di cui ne è titolare, dell’analisi preliminare dei casi attribuiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della conseguente ed eventuale Presa in Carico presso il Servizio Sociale.

  Reddito di Dignità 2023   

E’ stato approvato con determinazione dirigenziale 146/1258 del 1 dicembre 2023, l’Avviso pubblico regionale per l’accesso al contributo “RED 2023”, una misura identitaria della Regione Puglia, ormai dal 2016, evoluta nelle sue versioni, che ha aiutato e supportato decine di migliaia di persone in difficoltà.

In questa nuova edizione il RED include sempre misure integrate e personalizzate di inclusione attiva che tengono tuttavia conto della condizione sociale post pandemica dei destinatari e dell’integrazione con il Dipartimento politiche del lavoro, istruzione e formazione, con l’obiettivo di mettere in protezione con percorsi di attivazione ed inclusione globale persone e famiglie non raggiunte, oppure parzialmente raggiunte dalle nuove misure nazionali in tema di contrasto alla povertà.

La dotazione finanziaria per questo primo avviso è pari a 15 milioni di euro. L’indennità economica mensile individuale per i soggetti ammessi a contributo è di 500 euro, a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e dello svolgimento delle prestazioni in esso previste.

Presentazione delle domande 
Le domande  possono essere presentate esclusivamente on line sulla piattaforma dedicata https://pugliasociale-spid.regione.puglia.it  a partire dalle ore 10:00 di martedì 5 dicembre 2023 e sino alle ore 12:00 del 15 gennaio 2024.

Per ogni ulteriore informazione e/o approfondimento sulla misura, è attivo lo sportello sociale presso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Foggia, in via Fuiani n. 16.

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Maria Rosaria Bianchi

Contributo economico in favore di famiglie con più di tre figli a carico

Ai sensi dell’art. 5 comma 3 della Legge Regionale n°45/2013, il sostegno economico è erogato a favore di famiglie con più di tre figli minori a carico o con figli disabili che non possono usufruire, per il livello di reddito, delle detrazioni all’addizionale regionale all’IRPEF per carichi di famiglia. L’entità del sostegno è equivalente alle detrazioni spettanti.

La domanda per il sostegno economico va inoltrata agli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Foggia che ne dispone la liquidazione previo accertamento dei requisiti di accesso.

La domanda si inoltra entro il mese di Dicembre per accedere al contributo relativo all’anno precedente.

La modulistica relativa alla misura è scaricabile al link di seguito:

Questi moduli devono essere compilati e consegnati al Protocollo Generale sito al primo piano del Comune di Foggia in Corso Garibaldi 58.

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Maria Rosaria Bianchi

Assegno di maternità dei Comuni

La misura, attiva a livello nazionale, prevede che per ogni figlio nato dal 1° gennaio 2001, o per ogni minore in affidamento preadottivo o in adozione senza affidamento dalla stessa data, alle donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, è concesso un beneficio economico. La domanda per l’accesso al beneficio economico va inoltrata, entro sei mesi dalla nascita del minore o dall’ingresso del minore nel nucleo familiare per adozione o per affidamento preadottivo, presso gli uffici dei servizi sociali comunali del Comune di Foggia su modulistica predisposta.

La modulistica relativa alla misura è scaricabile al link di seguito:

Responsabile di Procedimento: Istr. Michele Pompa

Assegno al terzo figlio

L’assegno per il terzo figlio è un’ agevolazione prevista dallo Stato a favore delle famiglie numerose. L’Ambito Territoriale di Foggia ha attivato uno sportello per la presentazione delle domande che vanno inoltrate ai Servizi Sociali comunali su modulistica predisposta. Il contributo può essere richiesto ogni anno entro il 31 Gennaio purchè siano presenti, all’interno del nucleo familiare, almeno tre figli minorenni. Il contributo viene erogato dall’INPS ai nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti:

  • presenza di tre figli minorenni;
  • presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) richiedibile presso i CAF convenzionati;
  • requisito riferito al reddito calcolato in base al modello ISEE, la cui soglia è stabilita annualmente con circolare INPS.

L’importo dell’assegno varia in base alla condizione economica del nucleo familiare certificata tramite in modello ISEE e altresì in base alla numerosità della composizione del nucleo stesso.

La modulistica relativa alla misura è scaricabile al link di seguito:

Responsabile di Procedimento: Istr. Michele Pompa

Il Pronto Intervento Sociale

Il P.I.S è un servizio pubblico del Comune Foggia in coprogettazione con gli ETS e si impegna a garantire un porto sicuro dove ripararsi, dove ritrovare un ambiente sereno, sentirsi ascoltato e compreso, e magari provare a ripartire verso nuovi orizzonti.

Si tratta in particolare di interventi in favore di persone a rischio di marginalità estrema e dei senza fissa dimora allo scopo di prevenire la cronicizzazione della condizione di povertà e favorire processi di inclusione sociale.

Obiettivi specifici:

  1. Implementare i servizi d’emergenza per senza dimora;
  2. Favorire percorsi di reinserimento socio – lavorativo;
  3. migliorare gli strumenti di monitoraggio e rilevazione della condizione di povertà a Foggia;
  4. Sensibilizzazione della comunità territoriale e rafforzamento della rete di solidarietà.

Numero Verde: 800942245 - Sportelli di ascolto: Viale Candelaro 90/N - Via Ernesto Petrone 14 - Via Montegrappa, 102

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Viviana Velluto

A partire dal mese di settembre 2024 sarà disponibile la nuova carta solidale “Dedicata a te”.

La nuova social card “Dedicata a te” è una carta elettronica di pagamento destinata alle famiglie con determinati requisiti di reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità e abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o carburanti.

L’importo disponibile sulla carta ammonterà a € 500. Sono assegnate al Comune di Foggia 4.849 carte “Dedicata a te”.

Gli elenchi dei nuclei assegnatari della carta “Dedicata a te” saranno disponibili e consultabili accedendo al sito istituzionale del Comune di Foggia effettuando la ricerca per codice protocollo dell’Attestazione ISEE.

Non appena saranno disponibili, il Comune di Foggia, per il tramite dell’Ambito Territoriale Sociale, renderà note sul proprio sito istituzionale le modalità di ritiro delle comunicazioni di assegnazione della carta e il link di collegamento.

Le carte potranno essere ritirate presso gli sportelli postali abilitati previa prenotazione attraverso i canali messi a disposizione da Poste Italiane.

Il Comune di Foggia ha verificato la correttezza degli indirizzi comunicati da INPS abbinandoli a quelli presenti in Anagrafe Comunale e l’eventuale presenza di prestazioni non compatibili con “Carta Acquisti Dedicata a Te”

I beneficiari del contributo sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data della pubblicazione del Decreto (6 Giugno):

  1. iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe della Popolazione Residente;
  2. titolarità di una certificazione ISEE ordinario, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.

Il contributo non è concesso ai nuclei beneficiari di assegno di inclusione, carta acquisti o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o contrasto alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico; non è concesso, inoltre ai nuclei nei quali anche un solo componente è titolare di NASPI, disoccupazione, indennità di mobilità, fondi solidarietà, cassa integrazione o qualsiasi fonte di integrazione salariale erogata dallo Stato.

È concessa una sola carta per ogni nucleo familiare.

INPS invierà al Comune l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti del numero di carte assegnato, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dallo stesso INPS, secondo i seguenti criteri, che si indicano in ordine di priorità decrescente:

  1. nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  2. nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  3. nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

Il primo acquisto, finalizzato all’attivazione della carta dovrà essere effettuato entro e non oltre il 16 dicembre 2024.
La quota presente sulla carta dovrà essere interamente utilizzata entro e non oltre il 28 febbraio 2025.

La carta acquisti solidale “Dedicata a te” è destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità ed è destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, come indicati nell’allegato 1 – con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica – e di carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locali.

Beni alimentari acquistabili:

dei seguenti beni alimentari di prima necessità, con esclusione delle bevande alcoliche, e
di carburanti, o, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale:
Carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole.
Pescato fresco.
Tonno e carne in scatola.
Latte e suoi derivati.
Uova.
Oli d’oliva e di semi.
Prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria.
Pizza e prodotti da forno surgelati.
Paste alimentari.
Riso, orzo, farro, avena, malto, mais e altri cereali.
Farine di cereali.
Ortaggi freschi, lavorati e surgelati.
Pomodori pelati e conserve di pomodori.
Legumi.
Semi e frutti oleosi.
Frutta di qualunque tipologia.
Alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula).
Lieviti naturali.
Miele naturale.
Zuccheri.
Cacao in polvere.
Cioccolato.
Acque minerali.
Aceto di vino.
Caffè, tè, camomilla.
Prodotti DOP e IGP

File allegati:

15232_Messaggio-numero-2575-del-10-07-2024

Decreto-

MASAF_GU_24.06.2024_146

MASAF-2024-beni_alimentari

MASAF-2024-card-comuni

Responsabile di Procedimento: Istr. Alessio Pittari

L’Ambito Territoriale di Foggia ha partecipato all’Avviso pubblico per la presentazione di progetti per l’inclusione e l’integrazione di bambine, bambini e adolescenti Rom, Sinti e Caminanti pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, approvato con Decreto direttoriale n. 24 del 5 febbraio 2024, rientrante nel programma Nazionale Inclusione e Lotta alla Povertà 2021-2027 e a valere sul FSE+, Priorità 2 “Child Guarantee” – Obiettivo specifico ESO4.11.
Con Decreto del Capo Dipartimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 290 del 13/09/2024, è stata pubblicata la graduatoria. Il Progetto dell’ATS di Foggia è risultato ammissibile a finanziamento per un importo pari ad euro 1.748.071,84.

Procedura di Co-Progettazione ai sensi del d.Lgs 117/2017  in fase di espletamento.

Coordinatore di Progetto: Istr. Alessio Pittari

Responsabile di Procedimento: Dott.ssa Viviana Velluto

PROGETTI

L’Ambito Territoriale di Foggia ha attuato i seguenti progetti:

  • casa rifugio;
  • casa famiglia.
Casa Rifugio

Le Casa Rifugio per donne in difficoltà, autorizzate ai sensi dell’art. 80 del Regolamento Regionale n°4/2007, sono strutture residenziali a carattere comunitario, gestite per conto terzi, che offrono ospitalità e assistenza a donne vittime di violenza fisica e/o psicologica con o senza figli per le quali si renda necessario il distacco dal luogo in cui è avvenuta la violenza e l’inserimento in comunità. Sono state concepite per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza e all’aggressività dei soggetti che la praticano. In funzione dei diversi casi vengono predisposti percorsi adeguati, finalizzati al recupero della propria identità, alla costruzione o ricostruzione del proprio ruolo genitoriale o al superamento del trauma subìto. Le donne vengono tutelate dall’ambiente esterno e/o accompagnate in percorsi di autonomia a seguito della pianificazione del progetto educativo individuale. In ogni caso, il periodo trascorso all’interno di una Casa rifugio deve essere inteso come momentaneo e pertanto la permanenza è sempre finalizzata a strutturare percorsi di autonomia, anche economica, delle utenti. In tal senso si cerca di prendere coscienza delle competenze e delle predisposizioni personali di ognuno per valorizzarle e trasformarle in opportunità di lavoro.

L’obbiettivo delle strutture è accompagnare l’individuo o il nucleo perché riattivi o acquisisca strumenti e risorse necessarie alla costruzione di un progetto di vita autonomo, tenendo conto delle esigenze materiali, relazionali, affettive, culturali, professionali affinché il progetto risulti soddisfacente e rispettoso sia dell’individualità che del nucleo.

 

L’Ambito Territoriale di Foggia ha partecipato ad un progetto per la costruzione di una Casa Rifugio in Città con i fondi Regionali dell’Infrastrtturazione Sociale.

L’Ambito Territoriale di Foggia ha implementato la dotazione infrastrutturale a seguito dell’avvenuta ammissione al finanziamento del “Piano d’Investimento” a valere sulle risorse della linea 3.2 del PO FESR 2007-2013,Azione 3.2.1 – giusta deliberazione di G.R. n.269/2012 per la ristrutturazione di n.1 immobile confiscato alla mafia da destinarsi a “ Casa famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità” ( art.60 bis Reg Reg. n.4/2007 e s.m.i.). Attualmente stanno proseguendo i lavori di ristrutturazione dell’immobile.

La CASA-FAMIGLIA, ai sensi di quanto previsto dall’ art. 60 bis Reg. Reg. 4/2007, è struttura residenziale socio-assistenziale a carattere familiare destinata prevalentemente a soggetti maggiorenni, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, con disabilità intellettiva o psichica o con patologia psichiatrica stabilizzata. Possono accedervi persone con disabilità psichica e intellettiva o con patologia psichiatrica stabilizzata, con sufficienti condizioni di autonomia primaria, dopo attenta valutazione delle strutture competenti della ASL che intervengono U.V.M. preposta alla analisi, valutazione e presa in carico del caso mediante un progetto personalizzato per l’inserimento. Non possono essere accolte persone affette da non autosufficienze gravi derivanti da disabilità motorie che impediscano la deambulazione.

La struttura è aperta a soggetti privi del sostegno familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile. Per tale motivo la casa-famiglia si configura come struttura idonea a garantire il “dopo di noi”. La struttura è finalizzata a garantire una vita quotidiana significativa, sicura e soddisfacente a persone con disabilità per le quali sia possibile definire percorsi di inserimento socio-lavorativo per l’autonomia dell’individuo. E’ una unità di offerta socio-assistenziale che offre alle persone, che saranno ammesse in essa, percorsi orientati alla didattica e formazione professionalizzante, al sostegno delle autonomie acquisite, al collocamento lavorativo ad esempio in attività manifatturiere, della ristorazione e turistico alberghiere, orticole e florovivaistiche, attingendo i soggetti fruitori del servizio dalle liste del collocamento obbligatorio presso le agenzie del collocamento, che trattano la collocazione lavorativa di persone con inabilità ai sensi della L. n. 68/1999- individuando tra queste le persone con invalidità intellettiva e psichica.

Le attività funzionali offerte nella Casa-Famiglia, alle quali sono preposte le famiglie o persone che vivono nella casa famiglia anche se non sposate, come soggetti responsabili della gestione, a condizione che diano garanzia di permanenza non occasionale, sono:

  • assistenza residenziale per 365 giorni anno;
  • attività educative indirizzate all’autonomia;
  • attività mirate all’acquisizione e al mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali;
  • attività di socializzazione.

Il Comune di Foggia, per il tramite dell'Ambito Territoriale Sociale, ha attivato una rete di Punti di Digitale Facile!

Vieni a trovarci presso in uno di questi punti, già attivi:

Plesso di Via Fuiani - Servizio Sociale e prevenzione

Via Pasquale Fuiani, 16 - Dal Lunedì al Venerdì – ore 8.30 – 12.00 – Martedì e Giovedì: 15.30 – 17.00

Plesso Palazzo di Città - PUA

C.so Garibaldi 58 - Dal Lunedì al Venerdì – ore 8.30 – 12.00 – Martedì e Giovedì: 15.30 – 17.00

Plesso Via Gramsci - Servizio Istruzione

Via A. Gramsci, 17 - Dal Lunedì al Venerdì – ore 8.30 – 12.00 – Martedì e Giovedì: 15.30 – 17.00

Recandosi allo sportello il cittadino potrà usufruire di diversi servizi di assistenza e consulenza che vanno dalla formazione individuale con facilitatori digitali, alla gestione dei rapporti con amministrazioni pubbliche ed altri enti per servizi erogati in modalità telematica, dalla verifica di disponibilità di opportunità lavorativa sui sistemi ARPAL, alla creazione e gestione dello SPID e della PEC.

Le attività di sportello sono finalizzate ad accrescere il livello di preparazione e sviluppare maggiori competenze digitali da parte dei cittadini, in modo che possano raggiungere il livello di base definito secondo il modello europeo DigComp, che definisce le competenze digitali di base richieste per il lavoro, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva e che, pertanto, tutti i cittadini dovrebbero possedere.

La “Rete dei servizi di facilitazione digitale” è un’iniziativa della Regione Puglia – Dipartimento Sviluppo Economico, finanziata nell’ambito della misura 1.7.2 del PNRR.

Consulta la mappa interattiva su: https://regione.puglia.it/puntodigitalefacile